Premio Giovanni da Udine

Palazzo Barberini 16 marzo 1988

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Premio Giovanni da Udine conferito al commediografo
Luigi Candoni (1921 – 1974).
Il prof. Giovanni Spadolini, Presidente del Senato, consegna il Premio a Roberto Bruni, direttore a Roma di Orazero fondato da Luigi Candoni.

Il prestigioso riconoscimento: Premio Giovanni da Udine – V edizione, è stato assegnato anche al premio Nobel
Carlo Rubbia.

LUIGI CANDONI, illustre commediografo friulano, autore di oltre quaranta commedie, ed esponente dell’Avanguardia teatrale italiana, si spense a Udine il 14 agosto 1974. Andrea Camilleri lo ha definito “il grande Candoni” in una lettera indirizzata a Roberto Bruni. Aveva 53 anni. Tra le sue opere di maggiore successo in Italia e all’estero: Un uomo da nulla (Teatro La Fenice di Venezia); Nessuno è solo (Premio RAI-TV 1959); Eva nascerà domani (Teatro delle Arti di Roma, con la compagna Pilotto-Lupo); Desiderio del sabato serarappresentato nel 1958 dallo Stabile di Genova e replicato in vari teatri della Cecoslovacchia; Edipo a Hiroshima – primo premio della Pro Civitate Christiana di Assisi (1961) e Premio Istituto Dramma Italiano di St. Vincent 1963 – Teatro Stabile di Torino – rappresentato da quattro diverse formazioni in Italia, Cecoslovacchia, Spagna e Giappone; Sigfrido a Stalingradomesso in scena dallo Stabile di Firenze, a Gand (Belgio), in Argentina, dalla televisione cecoslovacca di Bratislava, dal Teatro Nazionale di Madrid e dallo Stabile di Bolzano; The tip of the bayonet Sigfrido a Stalingrado in scena a New York e il radiodramma Nebbiatrasmesso dalla rete radiofonica RAI-TV in stereofonia, ripreso nelle rispettive lingue dalla Radio belga, francese, canadese, cecoslovacca e sudafricana e Via Crucis Ora Zero ancora rappresentato dall’attore – regista Franco Santin. Sullo sfondo di un’apocalittica sciagura, quella del Vajont, è L’altra diga (la sua opera premiata con Coppa del Ministro per le Partecipazioni Statali al Premio Vallecorsi 1964). Valpino, Valp l’ultimo eroe La poltrona elettrica sono tre suoi romanzi. Candoni visse il periodo più fertile a Roma, dove costituì la “Seconda Avanguardia Teatrale”, dopo quella di Anton Giulio Bragaglia, sostenendola con retrospettive sul teatro innovativo, anche a cura di Paolo Zacchia, regista e presidente del Centro Sperimentale dello Spettacolo. E per diffondere il nuovo teatro italiano e straniero fondò, nel 1958, con Maria Rosaria Berardi, Armando Bortolotto, Sergio Sarti e altri del suo gruppo, il libro rivista “Teatro Orazero”, dedicato a temi teatrali di grande interesse, tra i quali: Come si scrive un originale televisivo, Il monologo, Come si scrive un radiodramma, Il teatro gestuale, Offplay, Il teatro erotico, Proposte televisiveAmpia diffusione ebbe pure l’inchiesta – documento: “Contribuirà il decentramento a salvare il teatro e la cultura?” (1973) – 174 interviste a cura di Roberto Bruni, Luigi Candoni, Filippo Crispo, Spartaco Scaramella, 47 delle quali a Ugo Attardi, Maria Rosaria Berardi, Vera Bertinetti, Maricla Boggio, Armando Bortolotto, Antonella Vigliani Bragaglia, Tino Buazzelli, Giovanni Calendoli, Luciano Codignola, Augusto Contarello, Franco Cuomo, Rodolfo de Chmielewski, Franco Enriquez, Diego Fabbri, Mario Fratti, Paolo Grassi, Ugo La Malfa, Giacomo Manzù, Dacia Maraini, Roberto Mazzucco, Manlio Michelutti, Mario Moretti, Claudio Novelli, Luigi Pascutti, Pier Paolo Pasolini, Elio Petri, Giorgio Prosperi, Leonida Répaci, Mario Ricci, Giorgio Roberti, Mariano Rumor, Antonio Salines, Sergio Sarti, Gaetana Scano, Carlo Sgorlon, Giorgio Strehler, Umberto Terracini, Alberto Testa, Renato Tian, Luchino Visconti, Cesare Zavattini.
Luigi Candoni fondò inoltre il concorso teatrale “La Maschera d’Oro” e, nel 1970, il “Premio Candoni Teatro Orazero” per atti unici con note di versione televisiva e radiodrammi (tra i presidenti della Giuria Giovanni Calendoli) vinto da nuovi talenti e noti autori, tra questi Carlo Sgorlon, Mario Fratti, Roberto Mazzucco, Ugo Ronfani, Mario Moretti, Luigi Lunari, Silvio Gigli, Beniamino Joppolo, Enrico Fulchignoni, Silvano Ambrogi, Dacia Maraini, Maricla Boggio, Giorgio Buridan, Fabrizio Caleffi, Aldo Nicolaj, Edoardo Erba. Si dedicò anche alla divulgazione delle opere di autori stranieri: Tennessee Williams, Tankred Dorst, Eugène Jonesco, Jean Cocteau, Arthur Adamov, Jean Genet e Samuel Beckett, rappresentandone i testi ai Festival delle Novità, dal 1956 al 1958, da lui ideati e diretti. Tra gli attori: Paola Borboni, Alberto Lupo, Enrico Maria Salerno, Gian Maria Volontè, Camillo Pilotto, Scilla Gabel, Mario Chiocchio, Luigi Sportelli, diretti da Valerio Zurlini, Antonella Vigliani Bragaglia, Roberto Guicciardini, Edoardo Bruno, Luigi Pascutti, Gian Roberto Cavalli.

Andrea Camilleri curò per il Festival delle Novità al Teatro dei Satiri anche la prima rappresentazione in Italia (1958), di “Il gioco è alla fine” (Fin de partie) di Samuel Beckett. Dal 2015 uno spazio pubblico del terminal studenti a Udine, reca la denominazione Luigi Candoni, insieme ad altri spazi dedicati alle vittime della mafia Falcone e Borsellino e alla scienziata Rita Levi Montalcini: promotori dell’intitolazione, nel 2008, Franco Santin e Roberto Bruni; dal 1985, a Roma, il nome di Luigi Candoni contraddistingue una strada di 1500 metri, per iniziativa di Bruni.